Il solito articolo sul mal di schiena

Questo è il solito articoletto sul mal di schiena. Ho cercato di evitarlo il più possibile, davvero, ma sembra che proprio non si possa, e allora eccotelo qua. Il motivo per cui lo scrivo è semplice: l’enorme confusione (e business) che gira attorno a questo tema. 

Cerchiamo di venirci incontro: io cerco di rendere l’articolo utile ed interessante, tu cerchi di pazientare fino alla fine per avere un quadro più completo. 

Cominciamo….

 Innanzitutto, è bene tu lo sappia: tutti soffriamo di mal di schiena. Quando dico tutti, intendo tutti: è stato stimato che oltre l’80% delle persone nel mondo ne soffrano almeno una volta nella vita (Fonte: PubMed.gov ). La situazione continua a peggiorare: centinaia di milioni di persone soffrono di mal di schiena, ogni anno, rendendolo la prima causa di disabilità mondiale.

Punto chiave 1

La lombalgia, o low back pain in inglese, insomma il mal di schiena, è un sintomo, non una patologia. 

La buona notizia? Che la probabilità di una patologia grave alla base di quel tuo dolore alla schiena è ridottissima! Per farti capire quanto, considera per esempio che in uno studio australiano sulle possibili cause gravi di mal di schiena acuto, solo lo 0.9% delle persone (ed erano oltre 1000) aveva situazioni gravi, dovute soprattutto a fratture vertebrali (Fonte: PubMed.gov).

Punto chiave 2

Il mal di schiena ha molto spesso più cause congiunte (si dice multifattoriale), e non una singola causa. Rientrano non solo cause fisiche, ma anche fattori psicologici, e sociali.  

Il dolore è una esperienza, ed in quanto tale anche il tuo stato d’animo, la tua paura che possano esserci gravi conseguenze, o perfino convinzioni sbagliate su cosa fare e non fare in caso di mal di schiena, possono contribuire ad ingigantire il problema, rendendolo qualcosa da cui difficilmente si esce. 

Se aggiungi il rischio di legarti all’uso di soluzioni temporanee, per esempio farmacologiche, che già da tempo si sono dimostrate inefficaci, alle volte perfino pericolose per la salute, (Fonte: The Bmj) risulta chiaro che non potrai capire davvero come porti nei confronti di questo problema!

Punto chiave 3

Molto spesso ciò che viene ritrovato facendo esami radiografici (come una protrusione discale, una sua erniazione, o degenerazioni artrosiche), non sono che componenti comuni dovute all’invecchiamento, che potrebbero non aver alcuna connessione col tuo dolore. 

Fonte: (PubMed.gov)

Questo significa che rincorrere una diagnosi certa a tutti i costi, spesso si rivela non solo impossibile, ma perfino dannoso, perché i trattamenti ricevuti per il tuo mal di schiena saranno inadeguati, oltre che costosi

Esempio di ernia lombare

Punto chiave 4

Ne ho già parlato in precedenza in questa infografica ma repetita iuvant – la postura assunta non ha un legame diretto con il mal di schiena!

È stato detto per anni, e tutt’oggi ancora si continua a disquisirne in proposito, ma sembra proprio che quello stare seduti “poco composti” non abbia nulla a che vedere con quel doloretto lombare. Tienilo a mente, la prossima volta che qualcuno cerca di correlare la postura che assumi col dolore che senti. Paradossalmente, elementi molto meno vistosi (come una cicatrice per esempio) possono giocare un loro ruolo: una valutazione serve proprio a valutare queste possibili connessioni.

Quindi che si fa in caso di mal di schiena?

Ok, ti metto a seguire quattro consigli che possono tornarti utili:

Consiglio 1: Non esistono scorciatoie !

È bene essere chiari e non prenderci in giro: fumo, obesità e soprattutto bassi livelli di attività fisica sono correlati a riacutizzazioni di lombalgia. (Fonte: The Lancet).

Finora solo l’esercizio fisico (eseguito correttamente, aggiungerei) si è dimostrato in grado di prevenire l’insorgenza di lombalgia (Fonte: PubMed.gov)

Consiglio 2: Ti hanno detto che quei coloratissimi cerotti sono un toccasana per il tuo mal di schiena?

 Ahia, qua cadiamo male! Persone con lombalgia cronica, non specifica, non sembrano beneficiare granché dell’applicazione di questo tipo di bendaggi, mi dispiace (Fonte: PubMed.gov). 
Torna al Consiglio 1!

Consiglio 3: hai sentito dire che terapie fisiche con strumenti come ultrasuoni, TENS, diatermia (come la Tecar, per esempio), ma anche bustini per la schiena sono utili?

Niente da fare, ancora una volta si sono dimostrati generalmente inefficaci e da non consigliare nel mal di schiena persistente (oltre le 12 settimane). 
Torna al Consiglio 1!

Consiglio 4: Il professionista sanitario

È importante avere un dialogo con un professionista sanitario che sappia indirizzarti verso la scelta migliore per te, e spiegarti cosa e come si può fare per tornare in forma.

E l’osteopatia?

Il trattamento con manipolazioni della colonna si è dimostrato efficace qualora esercizio ed educazione falliscano, o come loro integrazione. Ormai numerosi studi (qua te ne riporto uno dei tanti) hanno confermato l’efficacia dei trattamenti osteopatici in caso di mal di schiena, sia acuto che cronico.

Steopata o osteopata?

Alcuni giorni fa, ho ricevuto una telefonata che mi ha convinto a scrivere questo piccolo articolo di approfondimento, andata pressappoco così: “Buongiorno, parlo con il

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