Mal di testa: non metterti le mani nei capelli!

Ti è saltato fuori un mal di testa incredibile, fortissimo e pulsante, che non avevi mai avuto in vita tua?

Soffri di dolori lancinanti alla testa che ti costringono a rimanere al buio, possibilmente sentendo meno rumore possibile, ma non hai mai avuto il coraggio di consultare un esperto?

L’ultima volta che hai avuto quel terribile mal di testa hai avuto una perdita di vista temporanea a uno o entrambi gli occhi?

Se hai risposto “SI” ad una o più di queste domande, mi dispiace, questo articolo non fa al caso tuo, almeno per ora. Dovresti, e ti suggerisco di non perdere troppo tempo, consultare uno specialista neurologo, o consultare il centro cefalee più vicino a te, seguendo per esempio questo link.

Se hai risposto “NO”, invece, magari qui puoi trovare qualche informazione utile, interessante, o perché no decisiva per decidere di migliorare la tua situazione. Ti consiglio di continuare la lettura perché potresti trovare degli spunti interessanti

Ti consiglio di continuare la lettura perché potresti trovare degli spunti interessanti

Allora, andiamo con ordine:

Che sia un dolore intenso momentaneo o una sensazione di morsa alla testa che ti trascini da mesi o anni, non c’è dubbio: il mal di testa (o cefalearappresenta una vera spina nel fianco per te, e… milioni di altre persone.

Si stima che mediamente ciascuna persona affetta da mal di testa spenda, a seconda della tipologia di cefalea, dai 300 per una cefalea tensiva agli oltre 3500 euro nei casi di cefalea da abuso di farmaci (Fonte: PubMed.gov) ogni anno!

In una situazione del genere, non c’è da meravigliarsi che si ricerchino soluzioni efficaci che possano far diminuire la spesa (e i pesanti effetti collaterali) dei farmaci!

Ma quanti tipi di cefalea esistono? 

Tantissimi. L’International Headache Society (IHS) ne ha contati ben oltre cento (Fonte: IHS-Headache.org) riconducibili a tre grandi categorie:

  • Cefalee primarie;
  • Cefalee secondarie, cioé conseguenti a traumi, problemi vascolari, infezioni o problemi cranio-cervicali
  • Altri tipi di cefalee o di dolori facciali.

Sicuramente, le più frequenti e conosciute sono l’emicrania (con o senza aura), la cefalea muscolo-tensiva (entrambe fanno parte delle cefalee primarie),e il mal di testa da origine cervicale (nella categoria delle cefalee secondarie), tutte approcciabili efficacemente grazie all’osteopatia.

Emicrania

Dolore pulsante ad un lato della testa, spesso associato a nausea, alle volte vomito, oltre a fastidio per luci o suoni. 

Dolore pulsante ad un lato della testa, spesso associato a nausea, alle volte vomito, oltre a fastidio per luci o suoni. Forti stress, alimentazione scorretta, alcool, variazioni ormonali e mancanza di riposo sono tutti possibili fattori scatenanti. È ahimé piuttosto comune, al terzo posto nel mondo tra i disturbi più frequenti (ne soffre 1 persona su 7) (Fonte: Migrainetrust.org). 

Molto più colpite le donne degli uomini, si presenta di solito a partire dalla pubertà o anche prima, e risulta molto spesso invalidante. Può dare disturbi momentanei di tipo neurologico (aura) prima del mal di testa vero e proprio, tra i più comuni i visivi (luccichio negli occhi o una riduzione del campo visivo), e/o sensitivi (formicolii lungo la testa, alla bocca o sulla lingua). Il trattamento principale è molto spesso farmacologico, ma diventa fondamentale poter limitare il quantitativo di medicine assunte per evitare effetti collaterali spiacevoli.

L’osteopatia contribuisce ad un miglioramento importante nella riduzione dei giorni di emicrania, intensità di dolore, e disabilità (Fonte: PubMed.gov), permettendo quindi una migliore gestione del problema, e minor assunzione di farmaci. Addirittura, in uno studio la manipolazione spinale risulta efficace tanto quanto l’amitriptilina, uno dei farmaci più importanti nella gestione dell’emicrania (Fonte: ResearchGate.net).

Cefalea muscolo-tensiva

Non a caso chiamata in passato “cefalea da stress”, è ancora più frequente dell’emicrania, arrivando ad essere presente fin nel 78% delle persone, almeno una volta nella vita. Di solito la si percepisce bilateralmente, con una sensazione di pressione o costrizione, difficilmente di intensità elevata ma che può continuare anche per giorni. A differenza dell’emicrania, non peggiora con attività fisica, e non è presente né nausea, né vomito.
Anche in questo caso, la terapia manuale e l’osteopatia più nello specifico risultano efficaci (in alcuni casi perfino più efficaci del trattamento standard) nel contenimento di dolore e disabilità da cefalea muscolo tensiva
(Fonti: PubMed.govPubMed.govPubMed.gov)

Nell’immagine, in rosso le zone di dolore riferito a causa di una tensione anomala dei muscoli trapezio e SCOM

Cefalea di origine cervicale

Causato da problemi cervicali a livello di articolazioni, dischi o tessuti molli (come i muscoli)

Molto spesso si presenta in relazione a determinati movimenti della testa, con un dolore che tende a cominciare posteriormente lungo il collo o la nuca, per poi estendersi anteriormente. Non rientra nella stessa categoria, ma credo sia utile dirti che si può verificare anche in seguito ad incidenti come in un colpo di frusta, dove il collo riceve sollecitazioni molto forti.
Ancora una volta, la terapia manipolativa osteopatica e la terapia manipolativa più in generale si dimostrano efficaci nella riduzione della cefalea, sia in numero di episodi, che di intensità di dolore (Fonti: PubMed.govPubMed.gov).

Un consiglio che la scienza ti dà

  • Tenere un diario delle cefalee ti può essere utilissimo per più motivi: difficilmente potrai ricordarti l’esatto andamento nei mesi, il comparire di sintomi associati (per es. nausea, instabilità, diarrea…), o il numero di episodi di cefalea al mese; inoltre, aiuterà sia te che il tuo terapista a capire se tu soffra di più di un tipo di cefalea; E se sei un pigro cronico, sappi che puoi aiutarti con delle app per il tuo telefono, qua (Fonte: Corriere.it) ne trovi una marea!
  • La quantità e qualità del sonno conta.Che si tratti di mancanza di riposo come nell’insonnia, o di un disturbo del sonno come l’apnea notturna, è ormai accertato come uno dei sintomi più frequenti sia appunto la cefalea (Fonte: PubMed.gov). Cerca di curare le ultime fasi della giornata, evitando di bere caffé in serata, di usare eccessivamente computer o cellulari poco prima di dormire, e perché no regalandoti una bella doccia calda per poi sprofondare tra le lenzuola (Fonte: PubMed.gov).
  • Immancabile: l’attività fisica ti può aiutare anche in questo caso!
    Ma cosa fare? Studi recentissimi (Fonte: NCBI.gov) hanno proposto poco più di 40 minuti, 3 volte a settimana di attività aerobica moderata(es. corsa, bicicletta…), come utile nel ridurre frequenza ed intensità degli attacchi emicranici, evitando esercizi ad alta intensità in pazienti con cefalea provocata da sforzi fisici.

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