Viaggio ai confini della (nostra) realtà
Proseguendo negli approfondimenti dedicati all’unità tra corpo e mente, dopo aver parlato di stress e Sistema Nervoso Autonomo (SNA), vorrei affrontare un argomento particolarmente spinoso, ossia come credenze, aspettative e condizionamenti possano avere un impatto tangibile sul nostro stato di salute e il risultato di un trattamento sanitario.
Facciamo subito un esempio pratico:
Potrebbe esserti capitato di percepire immediatamente un sollievo dal tuo mal di schiena non appena presa una tachipirina. È capitato a te, ma anche il tuo collega di lavoro ne parla, e ovunque vieni tempestato di messaggi pubblicitari sull’incredibile efficacia in caso di dolori alla schiena da parte di farmaci sempre nuovi. Perfino alcuni medici, hai sentito dire, prescrivono farmaci per il mal di schiena. Poco importa se di tanto in tanto quel mal di schiena ritorna, una pasticca e già va meglio.
… quello che però probabilmente non sai, è che parlando di mal di schiena il paracetamolo (principio attivo contenuto nella tachipirina) è stato valutato come inefficace (Fonte: NCBI), e che almeno per quanto riguarda il mal di schiena acuto, avresti potuto ottenere la stessa riduzione del dolore mangiando una pallina di zucchero che pensavi avesse proprietà curative (Fonte: PubMed.gov).
E non è finita qui: un recente studio ha mostrato come, anche nel caso in cui avessi saputo che la pillola che stavi per prendere non aveva sostanze attive, la semplice spiegazione da parte del medico di cosa fosse e come agisse l’effetto placebo ti avrebbe regalato un bel miglioramento del dolore (Fonte: NCBI)!
Eppure, i fatti sembrano parlare chiaro, il dolore si era notevolmente attenuato nel caso del mal di schiena dell’esempio. Com’è possibile? Sarà bene che a questo punto ti dica in cosa consistono gli effetti placebo e nocebo.
Effetto placebo ed effetto nocebo
- Per “effetto placebo” intendiamo un processo psicologico che si attiva nel momento in cui riceviamo un trattamento per un problema che ci affligge, producendo delle risposte percepite o effettive di miglioramento in tutto l’organismo, mediate dai sistemi nervoso ed endocrino.
- Per “effetto nocebo” intendiamo l’esatto opposto, vale a dire che la persona, percependo un rischio di danno o facendosi prendere dall’ansia circa il suo attuale stato di salute, finisce per produrre a cascata risposte neuro-endocrine in tutto il corpo che vengono percepite come peggioramenti.
Mi interessa farti notare che questi due effetti si generano non tanto per l’attività biologica specifica del dato trattamento somministrato, quanto per:
- La lettura che hai del trattamento stesso, per esempio in base a tue esperienze passate simili ed i condizionamenti ricevuti nel corso della vita;
- L’interpretazione della situazione in cui ti trovi;
- La tua disposizione mentale.
Stupito? Fermati un attimo a pensare: quante volte è stato paragonato il corpo ad una macchina, di cui semplicemente occorre aggiustare il pezzo difettoso per permettergli di tornare “in pista”? Il fatto è che noi non siamo macchine, ma organismi viventi, che cambiano continuamente ed in cui, per l’appunto, l’aspetto psicologico finisce per condizionare anche certe risposte biologiche.
Quanto si estende quindi questo effetto placebo? La ricerca sta ancora andando avanti, e ogni giorno nuove informazioni si aggiungono alle precedenti, ma effetti che consciamente o inconsciamente sono stati dimostrati essere connessi ad un effetto placebo sono:
- Calo della percezione del dolore;
- Miglioramento della performance motoria (attraverso, per esempio, una miglior tolleranza alla fatica);
- Modulazione della regolazione ormonale;
- Modulazione delle funzioni immunitarie.
Non ho intenzione di demonizzare nessun tipo di trattamento di per sé; è infatti ormai accertato che non sono solo i farmaci somministrati per via orale a poter evocare un effetto placebo alle volte uguale o superiore al trattamento stesso, ma anche:
- Iniezioni (Fonte: Jneurosci.org)
- Alcuni interventi chirurgici, come nel caso di artrosi al ginocchio (Fonte: NEJM) , dolore alla spalla (Fonte: The Lancet) , colonna vertebrale per mal di schiena, ed epicondilite (Fonte: Pain Medicine);
- Terapia manuale;
- Terapia fisica strumentale.
Tutto ciò non significa che l’intervento sanitario sia di per sé inutile, anzi! Occorre tuttavia tu tenga sempre presente che, affiancata alla componente biologica specifica e attiva del trattamento effettuato, esiste sempre anche una componente contestuale psico-sociale che non possiamo trascurare (Fonte: PubMed.gov). Essere coscienti di tutto questo, permette un duplice vantaggio: il terapista potrà selezionare i trattamenti che si dimostrino più efficaci per la risoluzione della tua situazione, senza dimenticare il lato umano ed empatico del rapporto terapeutico; il paziente potrà farsi carico attivamente della sua condizione, per il recupero di uno stato di salute ottimale.
Consigli utili per rinforzare quanto detto finora:
- Il tuo desiderio di venir fuori dal problema in cui ti trovi, così come di liberarti di una situazione spiacevole, contano! Focalizzarsi su strategie di soluzione del problema, anche consultandoti con un professionista sanitario, consente di massimizzare le opportunità di recupero (Fonte: PubMed.gov )
- Anche il saper ascoltare il proprio corpo nel cambiamento dei propri sintomi fisici nel corso di un percorso di trattamento, può essere di grande aiuto. Imparare a “sentirsi” significa maggior connessione con noi stessi, e ciò non può che essere un bene (Fonte: PubMed.gov)!
- Non aver paura di chiedere al terapista se qualcosa non ti è chiaro sulla strategia di trattamento, o su eventuali esercizi da fare o stimoli da evitare: anche imparare a far fronte efficacemente alla situazione in cui ti trovi è fondamentale (Fonte: PubMed.gov).
- Attenzione a non ingigantire i problemi: vedere una situazione peggiore di quel che realmente è rischia di farti sentire ancora più dolore! (Fonte: PubMed.gov ) Ecco perché dovresti evitare di googlare ogni sintomo che ti senti, ti spaventa ancora di più!
- Le nostre emozioni hanno un impatto diretto sulla nostra salute, come avrai ormai capito, quindi sappi che uno dei modi più belli e più divertenti di lasciarti certi problemi alle spalle sono i tuoi amici e le persone che ti vogliono bene: un anti-depressivo ed un anti-dolorifico naturale. Niente male, no (PubMed.gov) ?