“…Veniamo a noi, come mai ha chiesto un consulto?”
“Ho un dolore alla schiena, qua, in basso a sinistra, che continua da un bel po’ “
“Cosa intende per ‘un bel po’?”
“Guardi, all’inizio c’era e non c’era, ma poi si è fatto più insistente. Direi cinque, sei mesi… prima non avevo mai avuto nulla, e ora…”
“Ha aspettato un bel po’, in effetti. Ne ha parlato con il suo medico?”
“Si, certo, mi ha fatto fare una radiografia alla colonna… secondo lui ho una gamba più corta.”
“Ha con sé il referto?”
Il referto riporta – …modesto slivellamento delle creste iliache, con minus a sinistra di circa 5 mm.
“Va bene – annuisco – mi ha detto però che prima non aveva mai avuto dolore, a cosa si riferisce?”
“Ho avuto un brutto momento per un attacco di colite, sentisse che dolore! Certe fitte qua… – scuote la testa, indica il basso ventre, a sinistra – Da lì poi è iniziato tutto. Le fitte sono passate, ma ora ho mal di schiena!”
“Ho capito, vediamo meglio…”
Questo breve dialogo immaginario mi è utile per parlarti di alcuni elementi comuni che ritengo importanti.
Per prima cosa, è giusto tu sappia che una radiografia mostra un’immagine dello scheletro in due dimensioni, e spesso non ci dice il motivo di eventuali asimmetrie riscontrate, per esempio, al bacino. Avere “il bacino più basso da un lato”, potrebbe davvero essere connesso ad una differenza di lunghezza scheletrica…oppure no.
In medicina, parliamo di dismetria reale (o eterometria) per indicare un arto inferiore realmente più corto. Traumi, interventi chirurgici (per esempio una protesi d’anca), o problemi degenerativi (come un’artrosi di ginocchio) possono portare ad un cambiamento nella lunghezza di uno dei segmenti che compongono l’arto inferiore, con possibili ripercussioni come mal di schiena (lombalgia – Fonte: PubMed) o artrosi d’anca (Fonte: PubMed).
Esiste tuttavia anche una dismetria apparente, o posturale (Fonte: PubMed). Quest’ultima non è dovuta a parti dello scheletro con differente lunghezza, ma ad atteggiamenti posturali o alterazioni funzionali di una o più parti del corpo, che finiscono per creare compensi che simulano una gamba più corta. Nel caso descritto nel dialogo, una precedente colite ha comportato una alterazione delle tensioni muscolo-fasciali, con la conseguente modifica dello schema posturale, causando poi la lombalgia.
In sintesi quindi:
- Quando si ricerca una differenza di lunghezza di arto, una valutazione radiografica dovrebbe essere sempre abbinata se la valutazione funzionale clinica risulta incerta (Fonte: PubMed)
- In letteratura scientifica, 5 mm sono considerati la soglia oltre la quale una differenza di lunghezza d’arto reale può diventare clinicamente rilevante, vale a dire non trascurabile, per esempio nell’insorgenza di lombalgia (Fonte: PubMed)
- In caso di dismetria reale, compensare quanto prima la differenza di lunghezza mancante con una terapia ortesica plantare è fondamentale per impedire problemi futuri a livello di arto inferiore, bacino, e colonna (Fonte: PubMed)
ULTIMA INFORMAZIONE UTILE
In caso di dismetria posturale, colmare l’apparente differenza di lunghezza di arto con uno spessore sotto un piede non solo non è utile, ma rischia di essere controproducente! Dal momento che non esiste una opinione unanime sulla necessità o meno di trattare tale situazione, una valutazione accurata delle componenti posturali, neuro-muscolo-scheletriche e lo stile di vita diventano determinanti nella decisione terapeutica, che ancora una volta diventa “personalizzata” (Fonte: PubMed)