‘ …Quindi: mi stava dicendo di questo mal di schiena.’
‘ Si, è un dolore che mi porto avanti da un po’ di anni…’
‘ Riesce a ricordare qualcosa di più preciso? Per esempio… già alle superiori ne soffriva?’
‘ Sì, forse l’ultimo anno! – sospira – Mi venne proprio l’anno della maturità, che anno interminabile! Prima il ricovero, poi l’ansia da esame… e appunto, conclusi con un bel mal di schiena!’, si porta la mano alla schiena, massaggiandosi leggermente.
‘ Di che ricovero sta parlando?’
‘ Ebbi l’appendicite. Tra l’altro fu un macello, con tanto di infezione…ricordo che la ferita non riusciva a chiudersi.’
‘ Ebbe una peritonite, insomma.’
‘ Si, credo si dica così – ridacchia – ma io ricordo più che altro il dolore!’
‘ … tornando al mal di schiena, mi diceva che da quell’anno ha iniziato ad avere dolore, giusto?’
‘ Sì: durante i primi tempi andava e veniva, tant’è che non me ne preoccupavo più del dovuto. Rimasi con il dubbio per molto tempo, alla fine mi decisi e con il medico concordammo di fare una radiografia, che però non dette alcun risultato.’
‘ Cos’altro le consigliò il medico?’
‘ Mi disse che non c’era granché, che magari era perché non facevo attività fisica. In effetti mi iscrissi in palestra, e la situazione migliorò per un po’, per poi ripeggiorare quando cominciai a lavorare.’
‘ Che lavoro faceva?’
‘ Avevo appena iniziato la mia carriera da giornalista freelance. Uno stress continuo, nessun riposo, sempre con la paura di perdere quel poco di lavoro… – si gratta la testa, sospira ancora una volta
‘ Va bene, andiamo avanti…’
Che cosa potrebbe essere successo?
Perché quel mal di schiena (o lombalgia) che esce proprio in quel periodo? Mi servo di questo piccolo dialogo virtuale per parlarti di qualcosa di importante: le cicatrici di interventi (nell’esempio una appendicectomia, come è successo al paziente di cui ti ho riportato la storia) possono essere all’origine di vari problemi: lombalgie, disordini intestinali o dolori addominali. (Fonte: PubMed.gov)
Le cicatrici possono essere patologiche, come le cicatrici ipertrofiche o i cheloidi, richiedendo in quel caso supervisione o trattamento medico. Va comunque specificato che non occorre necessariamente una cicatrice patologica per avere un coinvolgimento dei tessuti, e quindi dei sintomi (Fonte: PubMed.gov).
Queste relazioni non sono state ancora completamente spiegate, ma si pensa che fattori biomeccanici quali adesioni interne post chirurgiche o una alterata attivazione del sistema nervoso simpatico (una delle tre componenti del sistema nervoso autonomo, quello involontario) possano essere alla base dei sintomi percepiti.
Ecco quindi qualche piccolo suggerimento che potrebbe rivelarsi utile
- Pensa ad una molletta attaccata ad una tovaglia: tutt’attorno alla molletta si creano delle grinze a raggiera, vero? Questo è qualcosa di simile a quel che succede nel corpo quando una cicatrice “tira” la pelle ed i tessuti al di sotto. Ridare mobilità a quei tessuti è un po’ come levare la molletta e consentire di nuovo alla tovaglia di stendersi completamente!
- Le lesioni cutanee post intervento o post traumatiche andrebbero sempre controllate e, se necessario, trattate precocemente per aiutarne la guarigione: ricordati infatti che una ferita può impiegare anni a formare e modellare completamente una cicatrice!(Fonte: PubMed.gov)
- Le terapie manuali, come l’osteopatia, possono essere di aiuto nel trattamento delle cicatrici, con conseguente miglioramento di sintomi come il mal di schiena (Fonte: PubMed.gov)
ULTIMA INFORMAZIONE UTILE
Perché, nell’esempio, la lombalgia si ripresenta proprio in un periodo pesante?
Perché lo stress attiva complesse cascate ormonali nel nostro corpo e finisce per influenzare anche il sistema nervoso simpatico (Fonte: PubMed.gov), che a sua volta potrebbe coinvolgere nuovamente la cicatrice (Fonte: PubMed.gov), in questo caso causa del mal di schiena.