Sapevi che ridere porta reali benefici alla tua salute?
Premessa
Una serie di studi hanno dimostrato che la risata e la “pratica quotidiana del ridere” può avere una funzione terapeutica nel trattamento di alcune patologie.
A che cosa fa bene ridere?
Ridere è un comportamento spontaneo per tutti gli esseri umani, con buona pace della scienza, che ancora non ne ha individuato la reale natura. Una serie di studi recenti, però, ha dimostrato che ridere fa bene alla salute fisica e mentale, migliorando i sintomi in caso di:
- Depressione
- Demenza
- Insonnia
- Cancro
- Diabete
E per il nostro cuore?
Ridere quotidianamente migliora l’attività cardiaca, riducendo l’effetto dello stress su ritmo cardiaco e pressione arteriosa. È stato dimostrato, inoltre, come ridere quotidianamente migliori l’umore ed allevi gli effetti di eventi traumatici sul sistema nervoso. Quella sensazione di sollievo dopo una bella risata non è forse qualcosa che tutti abbiamo provato, almeno una volta?
La terapia della… risata?!
Si! In svariati studi che integravano il ridere nel programma di trattamento, vi sono stati benefici importanti, come per esempio nel miglioramento delle funzioni immunitarie, ed un miglior recupero in pazienti che avevano subito trapianti di organi.
Ridere fa bene a tutti?
Il potere benefico della risata non conosce limiti di età. In pazienti over 65, anche in caso di infarti o problemi vascolari, la terapia del sorriso applicata per un periodo di almeno 3 mesi porta ad un sensibile aumento della densità minerale nelle ossa oltre a migliorare la socialità e il rendimento nell’attività fisica.
Perché ci interessa?
Nella vita frenetica che ogni giorno viviamo siamo sempre alla ricerca di rimedi facili per migliorare la nostra salute, così affannati che ci dimentichiamo di quanto ciò che è semplice ci possa far star bene. Ridere almeno 3 volte al giorno è una splendida medicina, per tutte le età. Non rinunciare ad una bella risata, alla buona musica e alle tue passioni, perché sono la chiave per il tuo benessere, fisico e mentale!
SCARICA L’INFOGRAFICA
Vuoi approfondire?
Trovi qui l’articolo completo